Maggio 2022 è stato senz’altro il mese di Torino. Città che ormai da anni è una delle realtà più vive in Italia ed esempio positivo di capoluogo che avanza nella modernità. Un luogo sicuramente cosmopolita che ha tutte le caratteristiche della grande città ma allo stesso tempo con un’atmosfera non troppo frenetica e con un organizzazione tipicamente sabauda. Sono queste tra le prime motivazioni che hanno fatto ricadere su di lei la scelta di ospitare l’Eurovision 2022. Quando infatti i Maneskin vincevano nel maggio 2021 e davano di diritto all’Italia l’onore di poter organizzare l’evento di quest’anno, subito la candidatura di Torino sembrava la più forte. Nel mese appena trascorso oltre ad accogliere migliaia di persone da tutta Europa pronte a seguire un evento continentale anche dal vivo, hanno allestito in pompa magna al Lingotto Fiere una bellissima cinque giorni della fiera Internazionale del Libro; quindi oltre ad essere il punto nevralgico per tutti gli appassionati di musica Torino è stata anche un magnete che ha attirato tutti gli amanti del libro. Al Lingotto è tornata la fiera che nel 2021 in via del tutto eccezionale era stata proposta a metà ottobre. L’attesa era tanta anche per questa edizione e i dati dimostrano quanto l’affluenza sia stata elevata. Sono stati battuti tutti i record con 168.732 visitatori e 2000 eventi, di cui 200 sold out, è stato il Salone del libro più visitato di tutti i tempi come ha rivelato a fine manifestazione lo scrittore e direttore Nicola Lagioia.
Eurovision Song Contest ha portato in città e nell’intera regione molto entusiasmo. Flash mob, concerti improvvisati ed esibizioni di artisti locali e internazionali seguiti da numerosi fan e turisti, hanno riempito le strade e le piazze, trasformando Torino in un palco a cielo aperto. Molti gli stranieri in visita nella città: oltre il 40% dei movimenti del periodo. Dagli oltre 750 questionari qualitativi somministrati ai visitatori è emerso che i turisti che sono venuti a Torino per la prima volta sono il 56%. Quindi come sempre si è avuta la dimostrazione che investire energie e fondi per manifestazioni del genere ha un ritorno notevole per la città e il suo commercio. Almeno il 70% dei turisti ha visitato almeno un museo dei tanti che la città offre: Museo Egizio, Musei Reali, Museo Nazionale del Cinema, Reggia di Venaria e Palazzo Madama solo per citarne alcuni. Questi dunque sono alcuni dei dati raccolti da Città di Torino, Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e VisitPiemonte, per avere un riscontro vero e proprio che faccia capire il grande lavoro che appunto si sta facendo in città per attrarre sempre di più il turismo in un luogo che ha tanto da offrire.
Con una platea di artisti provenienti da 24 diverse nazioni, band che si sono formate o riunite per questa occasione, il Village del Valentino ha visto il passaggio di oltre 220mila persone. Oltre 300 i giornalisti nazionali e internazionali accreditati al Media Centre Casa Italia a Palazzo Madama; 25 gli artisti presenti agli appuntamenti giornalieri a lori loro dedicati; 45 le degustazioni guidate che hanno coinvolto 25 aziende piemontesi tra Consorzi vitivinicoli e turistici ed Enoteche regionali e 125 aziende torinesi coinvolte dalla Camera di commercio di Torino di cui 30 Maestri del Gusto di Torino e Provincia, 25 aziende vitivinicole Torino DOC, 10 Associazioni di categoria. In totale sono state oltre 1100 le degustazioni servite.
Kalush Orchestra con la canzone Stefania ha trionfato in questa edizione sicuramente positiva. Il gruppo Ucraino si dava già per favorito fin dall’inizio vista la situazione drammatica che sta vivendo il proprio popolo, a volte la musica può essere anche un messaggio di speranza e l’Europa anche in questo modo ha cercato di mostrare la propria vicinanza.
Tornando a parlare del grande successo avuto anche dal Salone del Libro si può senza dubbio dire che la manifestazione ormai è diventata più di una fiera, infatti siamo di fronte ad un vero e proprio villaggio delle arti, vissuto con intensità durante questa edizione da oltre 168.000 visitatori che hanno fatto propri non solo i padiglioni 1, 2, 3 e Oval del centro polifunzionale Lingotto e il Centro Congressi ma anche e con entusiasmo l’ampia area esterna. Grazie ad una meticolosa organizzazione degli spazi è stato possibile per i lettori e lettrici godersi l’evento anche nella giornata di sabato 21 in cui è stato registrato il picco di affluenza al Salone del Libro nella sua storia.
Gli ospiti sono stati sicuramente di alto profilo e hanno contribuito anche loro a creare una grande curiosità sull’evento. Personaggi come Massimo Recalcati, Marcelle Jacobs, Francesca Michielin, Umberto Galimberti e tanti tanti altri hanno presenziato e con interventi di tutto rispetto hanno tenuto incollati tutti i visitatori disposti a fare file infinite pur di partecipare. Il Salone Internazionale del Libro dopo il grande successo già guarda avanti e le date da segnare per il prossimo anno sono 18 maggio e 22 maggio 2023, data d’inizio e data di conclusione di un’altra edizione che già si preannuncia ricca di contenuti, di ospiti e di editori.
[ILLUSTRAZIONE DI A. SISANI]