Si va verso il sì. Il dilemma è già sciolto, o quasi. Vincenzo Italiano confermato. Il mister siederà sulla panchina viola almeno un’altra stagione. Siamo in attesa delle conferme su durata, contratto, incentivi eccetera. E scaturisce immediata la considerazione di come sia cambiato il calcio in mano ai procuratori (in questo caso il noto Fali Ramadani) dove non c’è neppure il tempo di festeggiare insieme la qualificazione europea che già si pensa al possibile divorzio per andare là dove escano più guadagni.
E l’appartenenza? E la fedeltà alla maglia? In questo caso si parla di un tecnico, ma ciò vale a maggior ragione per un calciatore che un giorno bacia il giglio sul petto e quello dopo ha già cambiato casacca. Vero, sono professionisti e per loro è un lavoro. Allora non parlate più di lato romantico nel calcio.
Che resisterà sempre nel nostro paese, ma con sempre minore attaccamento vedendolo più come uno spettacolo che come una fede sportiva. Dal punto di vista tecnico, il proseguimento del rapporto di lavoro con Italiano è essenziale nel cosiddetto progetto Fiorentina. Perché il suo grande merito è stato quello di rivalutare quasi tutti i giocatori a sua disposizione e non ripartire da lui sarebbe stato un passo indietro della società. Ciò non è accaduto. Viva allora Italiano! Viva la Fiorentina! Viva il nuovo calcio!
foto: A.C. Fiorentina