L’elemento che caratterizza il territorio di Impruneta è senza dubbio la produzione di terracotta. Questo materiale ceramico rappresenta un patrimonio di grande valore e orgoglio per l’intera comunità. Partiamo da dove tutto ha inizio, dalla terra.
“E’ una terra particolarmente ricca di carbonati e di ossido di ferro” – racconta Marco Masini, fornace Masini Impruneta – “che gli conferisce quella grossa resistenza agli agenti atmosferici. Sono vasi che noi garantiamo fino ad almeno -20°”
Da secoli le tecniche di questa disciplina si tramandano da generazione in generazioni, le prime fornaci nascono già nel Medioevo, ma solo tra il seicento ed il settecento il cotto approda all’arte dei giardini.
“L’antico forno della fornace, adesso adibito a magazzino, risale al 1800” – racconta Marco – “al di sotto c’è un tunnel dove veniva posizionata la legna, la porta del forno veniva chiusa con dei mattoni a secco e successivamente smurato dopo l’essiccazione”
Il cotto oggi è utilizzato sia per finalità pratiche che estetiche, molte le tecniche utilizzate per la produzione dei manufatti, la più richiesta quella del Colombino.
“Sono vasi che nascono da una zolla di terra che viene utilizzata per realizzare il fondo del vaso. Prosegue la lavorazione, completamente manuale, aggiungendo della terra in modo circolare. Questa metodo consente di avere vasi unici, ognuno diverso dall’altro.”
La Terracotta si conferma prodotto che con origini antiche che riesce a oltrepassare ogni confine spazio-temporale.