Quanto tempo era che non andavo a Boboli? Troppo. Di sicuro qualche anno. Male, malissimo. Perché i giardini sono splendidi e noi fiorentini a volte tendiamo ad ignorare quei luoghi che consideriamo dominio dei turisti. Beh, i turisti per adesso non ci sono, ed è quindi il momento perfetto per tornare a visitare i nostri bellissimi luoghi d’arte, come Boboli, che è un vero e proprio museo a cielo aperto.
Nonostante il cielo nuvoloso di questa strana primavera, e la paura di prenderci un acquazzone, io e Annalee abbiamo girellato nel parco, chiacchierando e ridendo sotto le nostre mascherine, scattando foto a raffica e godendo dei panorami meravigliosi sulle colline e sulla città.
L’Oscar della giornata però lo assegno al Pan di Ramerino, dolce e un po’ appiccicoso come dev’essere, farcito con Mortadella, una fetta di Galaverna (formaggio a crosta fiorita di Palagiaccio) e aceto balsamico. Una delizia assoluta, un vero e proprio patrimonio dell’umanità. Se non lo conoscete e amate il contrasto dolce/salato, vi consiglio assolutamente di andare al S.Forno (Via Santa Monaca, 3r) e farvene fare uno.