A Firenze, all’incrocio tra via dei Serragli e via Santa Monaca, di trova il Tabernacolo del Canto alla Cuculia; un tempo infatti questa zona della città era ricca di giardini dove era possibile ascoltare il canto dei cuculi, all’epoca simbolo nobiliare e di buon auspicio.
Questo dettaglio storico è stato lo spunto per il nome del ristorante di Roberta Del Prete e Oliver Betancourt, “Cuculia” appunto, accogliente locale dell’oltrarno dove in cucina niente è lasciato al caso.
L’occasione è la presentazione in anteprima del loro nuovo menu invernale: un mix di creatività e buongusto, dove Roberta e Oliver (compagni di vita e lavoro) servono ogni giorno piatti dove i contrasti, le croccantezze e i profumi dialogano alla perfezione con il gusto.
“Provengo da una cultura dove è bello stare a tavola,” – spiega Roberta – “ho origini meridionali, per me l’accoglienza e la convivialità sono un plus che desidero mantenere vivo.”
I piatti pensati e preparati da Oliver, estroso chef di origine Venezuelana, sulla tavola si trasformano in vere e proprie opere d’arte, grazie anche all’attenzione e alla bravura artistica di Roberta: l’uso della materia prima si fonde perfettamente con la scelta del colore nella composizione che risulta sempre originale e piacevole.
Durante la cena i piatti di mare si alternano a quelli di terra in un abbraccio continuo: il “Roll di avogado con polpo marinato al ceviche e salsa d’arancia” segue alla “Tartare di manzo alla mediterranea con affumicatura di legno d’olivo”, un piatto originale e di carattere e un rinfrescante intermezzo, una cucina gourmet contemporanea che stupisce in ogni dettaglio.
Con voce ferma e tono calmo Roberta descrive minuziosamente ogni piatto come fosse un’opera d’arte, un momento che davvero mi aiuta a comprendere l’origine più intima di ogni creazione gastronomica.
Un profumo inebriante accompagna l’arrivo dei “Tortelli di pasta al nero di seppia ripieni di baccalà con guazzetto di calamari”, forse una delle punte più alte del menu della serata, quasi un piatto unico dove si trovano le sfumature più interessanti di un racconto in riva al mare.
Il Venezuela e la ricerca dell’estate di Oliver arrivano nella “Coda di rospo in foglia di platano, concassè di verdure, coriandolo, papaya e mango” un piatto che lo chef è riuscito a mantenere delicato e bilanciato; il pesce è cotto perfettamente e l’abbinamento con la frutta esotica regala al palato un carattere inconfondibile.
Consiglio il ristorante Cuculia a tutti coloro che vogliono fare un’esperienza immersiva nella cucina contemporanea, un luogo dove cibo e arte si fondono in piatti dal carattere delicato e dal sapore inatteso.