La Festa dell’Uva di Impruneta si avvia verso il centenario e finalmente, dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria, è tornata insieme ai consueti appuntamenti che la precedono.

Luciano Pasquini

Il 12 settembre 2021, in occasione della personale di Luciano Pasquini presso il Museo della Festa dell’Uva, in Piazza Buondelmonti (Impruneta), è stata presentata la 36ª Etichetta d’Autore. Un’iniziativa importante legata alla Festa dell’Uva, nata nel 1986 grazie alla caparbietà di Tullio Del Bravo che è riuscito nell’audace progetto di unire una festa consolidata e i suoi protagonisti per eccellenza, l’uva e il vino, con artisti affermati nel mondo dell’arte e che ha visto nell’arco degli anni la partecipazione di artisti conosciuti come Annigoni, Talani, Folon, Scatizzi, Ciccia, Guasti e molti altri ancora che hanno ‘firmato’ con la loro arte il vino toscano.

Tullio Del Bravo, Luciano Pasquini, Riccardo Lazzerini, Alessio Calamandrei

“Sono un pittore, uso il colore per esprimermi sulla tela ed è con questo che ho  rappresentato, o meglio ‘accennato’ la piazza di Impruneta, con i suoi tetti, la torre campanaria e la chiesa per l’etichetta che ho presentato alla mostra Sul sentiero del primo respiro, e in occasione della quale, con il sostegno dell’Ente Festa dell’Uva di Impruneta, ho messo in vendita per beneficenza otto opere inedite. Il totale dei proventi sarà donato interamente all’ospedale pediatrico Meyer. Con Impruneta ho un legame speciale, è il mio comune di nascita e a San Gersolè sono stato un allievo della maestra Maria Maltoni, figura innovativa della scuola italiana, alla quale devo anche il mio primo approccio alla pittura”. Alla docente infatti l’artista ha dedicato la sua Personale.

L’inaugurazione della mostra si è svolta presso la Sala Binazzi, all’interno del Museo della Festa dell’Uva, uno spazio donato in uso gratuito alla comunità dal Banco Fiorentino.

“Questo è un evento radicato sul territorio che si inserisce nel contesto di una Festa storica e spettacolare. – dichiara Riccardo Lazzerini, Presidente dell’Ente Festa dell’Uva di Impruneta – La 36° Etichetta d’autore andrà a infoltire la sala ad essa dedicata del nuovo Museo della Festa dell’Uva. Quest’anno sento forte il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo evento e di tutto il palinsesto della 95° Festa dell’Uva; è grazie alla compattezza dei Rioni che siamo stati in grado di andare controcorrente e proporre un programma importante, nonostante il periodo storico complesso che stiamo vivendo.

“Quest’anno porteremo in piazza solo alcune coreografie che prevedono un carro per rione. In un certo senso potremmo dire che si tratta di un ritorno alle origini, quando in passato la festa dell’uva consisteva solo nell’esibizione dei carri, senza coreografia”, spiega Alessio Calamandrei, sindaco di Impruneta.

“Per fortuna torna la Festa dell’Uva, per il paese è uno stimolo, una motivazione importantissima, una manifestazione che ha un forte potere aggregante. – racconta Stefano Romanelli, vice presidente vicario del Banco Fiorentino – “Il museo è nato in un periodo difficile ma c’è stato un forte impegno della nostra banca che ha ceduto questi locali all’Ente. Da sempre siamo al fianco di eventi così importanti per la popolazione, ci auguriamo che poi l’anno prossimo si possa tornare finalmente alla normalità e tornare a sfilare come un tempo in Piazza Buondelmonti”.

Presenti all’inaugurazione della mostra, oltre al sindaco di Impruneta, Alessio Calamandrei, Riccardo Lazzerini, Presidente dell’Ente Festa dell’Uva di Impruneta,  ai presidenti dei Rioni Laura Bagni, Andrea Corsani, Luca Gasparri, Giovanni Poggini, presenti anche Stefano Romanelli, vice presidente vicario Banco Fiorentino e Michelangelo Pepe, regista RAI e autore del film documentario sulla sua vita di Pasquini.

La personale dell’artista Luciano Pasquini proseguirà fino al prossimo 24 Ottobre, con orario 16.00-19.00 dal Martedì al Venerdì mentre il Sabato e la Domenica 10.oo-12.30 e 16.00-19.00.

L’Artista:

Luciano Pasquini, classe 1943, nasce a Firenze ma si trasferisce presto nella casa rurale di Mezzomonte, nel comune di Impruneta e frequenta le prime classi elementari presso la scuola di San Gersolè, sotto la guida della maestra Maria Maltoni. Il Paese deve riprendersi dalle devastazioni tedesche e da quelle angloamericane mentre la Maltoni si prende cura degli alunni più che dal punto di vista scolastico da quello della preparazione ed educazione alla vita per cui concede ampio spazio alla creatività e alla fantasia. Nella mente del ragazzino rimangono impresse le sollecitazioni della maestra, i suoi incitamenti, le sue raccomandazioni, correzioni e suggerimenti, che per un paio di decenni finiscono in archivio ma un bel giorno, oramai è ben oltre la maggiore età, tornano prepotentemente alla ribalta. Nel 1972 inizia l’attività espositiva che lo porterà a farsi conoscere e apprezzare non solo in Italia ma anche all’estero con diverse mostre.

Pasquini nel suo studio a Villamagna (Firenze)