In una Firenze assediata da un turismo mordi e fuggi, in cui spesso accade che improvvisamente, da un giorno all’altro, un esercizio storico abbassi tristemente la saracinesca e che al suo posto appaia quasi per incanto un’enoteca, un minimarket o, nel migliore dei casi, un variopinto negozio di marche di tendenza ma con radici assai distanti dall’anima della città, qualcuno resiste e, non solo, si afferma egregiamente nel mondo dell’artigianato di lusso.
È il caso di Tommaso Pestelli e della sua compagna di vita e di lavoro Eva Aulmann che, con grande passione creativa, da anni si dedicano all’antica arte orafa, una delle eccellenze del made in Italy, con creazioni d’arredo uniche e raffinate. Le opere di Pestelli, bisogna ricordare, sono anche esposte al museo degli Argenti di Palazzo Pitti.
E grazie a questi manufatti di bellezza indiscutibile, è arrivato anche il successo mondiale: Tommaso Pestelli ha vinto, nella categoria Eleganza, il premio 2019 “Les Talents du Luxe et de la Création” che il Centre du Luxe et de la Création di Parigi assegna ogni anno ai maggiori talenti creativi che operano nel campo del lusso.
Tommaso, va detto, è figlio d’arte e rappresenta la quarta generazione della prestigiosa famiglia di orafi e gioiellieri Pestelli che inizia l’attività a Firenze già nel lontano 1908. La creatività e l’eleganza manuale che lo caratterizza hanno dunque radici antiche e profonde.
Ma i due artigiani, che hanno portato avanti più che degnamente questa grande eredità artistica, da subito hanno sentito il bisogno di evolversi e di esplorare anche altre forme espressive, pur rimanendo fedeli alle tecniche dell’oreficeria tradizionale.
E dunque, oltre agli splendidi gioielli, ai preziosi gemelli e agli eleganti complementi da tavola, i Pestelli si sono dedicati alla creazione di oggetti che sono vere e proprie opere d’arte.
“Sono sempre stato attratto dal fascino dell’oggetto in quanto tale, sganciato da una funzione specifica – ci tiene a precisare Tommaso – forse anche grazie ai miei studi presso l’Accademia di Belle Arti, e in seguito all’Opificio delle Pietre Dure, che mi hanno portato ad approfondire l’arte della scultura e del restauro”.
Le opere di Tommaso e di Eva si ispirano all’arte rinascimentale dalla quale traggono soprattutto il gusto per la sorpresa, per la magia che può scaturire dalla vista di un oggetto manipolato dall’artefice che, con grande raffinatezza, assembla forme antropomorfe, oggetti quotidiani o elementi della natura a pietre dure e metalli preziosi. Opere esclusive e originalissime che hanno conquistato un pubblico sempre più vasto, internazionale ed esigente.
“Ci siamo specializzati in oggetti decorativi ideati da noi che possano sorprendere chi li osserva, come in una sorta di antica “wunderkammer”, o camera delle meraviglie”, precisa l’artista.
“In questi anni abbiamo avuto la soddisfazione di entrare nel mondo dell’artigianato di lusso e di aprirci ad un mercato internazionale che oggi rappresenta la parte più importante della nostra clientela. – racconta Eva – Certo, i tempi sono cambiati e forse ci manca un po’ il rapporto diretto con la gente; gli acquirenti ci contattano da tutto il mondo tramite email, spesso non li incontriamo mai di persona.”
Il lavoro di Pestelli è ormai conosciuto in tutto il mondo ma i due artigiani non si sono montati la testa: “noi continuiamo a lavorare nella nostra bottega in borgo SS. Apostoli, senza aiuti, con la stessa passione e la stessa energia creativa che accompagna tutti i nostri lavori. La nostra forza è proprio questa: l’entusiasmo di plasmare insieme qualcosa di bello, di unico, che ci appaga e che soddisfa il cliente”.
Naturalmente al giorno d’oggi non mancano le difficoltà legate a questo lavoro. L’artigianato, e in generale le antiche botteghe, che fanno parte da sempre del panorama e dell’identità di Firenze, andrebbero più tutelati. Con gli affitti alle stelle, poca attenzione verso la salvaguardia degli esercizi storici e, soprattutto in centro, norme edilizie impossibili, diventa molto faticoso resistere.
“In questo modo anche l’artigianato tradizionale è destinato a sparire, l’unica possibilità di salvezza è avere un’idea creativa, qualcosa che ti discosti dalla massa”, sostiene Tommaso. E sulla creatività, non ci sono dubbi, la bottega orafa Pestelli è una vera fucina di ingegno e bellezza destinata a tenere alto il nome di Firenze in Italia e nel mondo.