Era il 2018 quando la statua di marmo commemorativa del conte Nicola Demidoff a Firenze fu gravemente vandalizzata, l’opera, realizzata da Lorenzo Bartolini tra il 1830 ed il 1849 è composta da cinque gruppi statuari: la Carità, La Siberia con il Dio Plauto, La Musa dei festini e La Verità. Il gruppo è dominato dalla statua di Niccolò Demidoff con il figlio Anatolio con a lato la riconoscenza. Oggi grazie all’intervento dell’istituto per l’arte Palazzo Spinelli, sono iniziati i delicatissimi lavori di restauro di questo importante monumento fiorentino.
“Riportare all’antico splendore la testa del dio Pluto bambino, in braccio ad una delle quattro figure allegoriche che rappresentano le virtù del nobile russo” – spiega Emanuele Amodei, presidente dell’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli – “è un’operazione molto delicata, per eseguire la quale stiamo utilizzando le più sofisticate strumentazioni disponibili. Il lungo periodo di pandemia ci ha costretti a sospendere temporaneamente i cantieri in corso. Ma il nostro desiderio, sin dal momento in cui abbiamo deciso di adottare il complesso scultoreo di Piazza Demidoff, è quello di restituire alla città il suo monumento in piena bellezza. Purtroppo, durante il lungo periodo di forzata inattività, agli atti deturpatori del 2018 si sono aggiunte scritte vandaliche sulla parte bassa della statua. Oggi però -continua il presidente- il cantiere è stato ripulito, ripristinato e messo in sicurezza e l’intervento di restauro partirà proprio dalla cancellazione di queste scritte, grazie all’apposito laser per la pulitura dei lapidei.”
Il restauro è stato supportato economicamente anche da una donazione del R.C. Firenze Lorenzo Il Magnifico, da sempre vicino alle attività di recupero del patrimonio artistico fiorentino.
“Sia io che tutti i soci del club siamo molto felici per aver contribuito a questo service” – dichiara Pietro Lombardi, presidente 2020-2021 R.C. Firenze Lorenzo il Magnifico – “ogni anno come club, destiniamo un service alla valorizzazione e la conservazione del patrimonio artistico e culturale della città. Quest’anno abbiamo deciso di supportare il recupero di questo monumento, anche e soprattutto per far tornare al suo antico splendore piazza Demidoff, luogo storico ma nello stesso tempo attivo e vivo della nostra Firenze.”
L’occasione di visitare il restauro, a permesso ai soci del club fiorentino di ritrovarsi in presenza dopo molto mesi, la piacevole giornata di primavera ha allietato il tour partito da piazza del Carmine e terminato appunto in piazza Demidoff, alla scoperta di luoghi e aneddoti di una Firenze poco conosciuta.
“Mi è piaciuto far vedere non tanto la città come noi siamo abituati a vederla” – racconta Maria Paola Migliosi, guida turistica – “ma soprattutto a scoprirla, parlando di Carlo Pitti, andando a scoprire al Torre dei Lanfredini piuttosto che del Palazzo Ferroni. Un modo per far scoprire ai fiorentini la loro città.”
“E’ stato bello dopo tanto tempo” – conclude Pietro Lombardi – “in questi mesi ci siamo sentiti per telefono oppure su piattaforma zoom, ma vederci in presenta anche solo per buttarsi semplicemente un bacio è stato bellissimo.”