Deve essere una bella soddisfazione salvare un puledro dopo che i suoi nove fratelli sono stati mandati al macello.
O godersi la cavalla Stella serena e tranquilla. Quando è arrivata alla fattoria Pimpinella dava in escandescenze ed era cattiva con gli altri animali. “Oggi è diventata la zia di tutti, una vera dolciona” – spiega Ilaria, dicendomi di fare attenzione al filo elettrizzato proprio mentre, con tempismo, ne appuro la carica.
“Serve per i cinghiali?” chiedo, “perché in poche ore ne visti diversi gironzolare qui intorno”. “No, è per evitare che i cavalli vadano a mangiare le cipolle e la rucola fresca dell’orto” mi spiega paziente.
Faccio un respirone di meraviglia a pieni polmoni. Eh si, parafrasando il noto slogan, ci sono cose che non si possono comprare. Come l’amore di portare avanti un progetto e il coraggio di non mollare. Gli occhi di
Ilaria e Walter brillano mentre parlano della loro creatura: la
Fattoria Pimpinella all’isola d’Elba.
Un eden in collina tra Procchio e Marina di Campo che hanno avviato cinque anni fa. Eppure, come si può immaginare, non son sempre rose e fiori. Anzi. La sveglia suona all’alba e dopo il caffè tocca togliere i regali notturni dei cani, dar da mangiare ai gatti e occuparsi del pollaio, dare il fieno a cavalli ed asini, pulire la casa, occuparsi dell’orto. Poi c’è sempre qualcosa da fare, una staccionata o una recinzione da riparare, mettere sott’olio le verdure, occuparsi delle api, preparare gli oleoliti.
Oltre all’impegno di una famiglia a cui badare. Ma sulla bilancia vincono libertà e qualità della vita. Ilaria e Walter lo considerano un regalo per la loro tribù composta di tre figli tra i 10 e i 14 anni. Per loro hanno deciso di creare anche una scuola in fattoria. Studio e impegno ma in una cornice ludica ideale per i piccoli, liberi di scorrazzare liberamente nell’erba e di giocare con gli animali.
Un contesto paradisiaco anche per gli adulti intendiamoci, del resto sono sempre più numerose le persone che lasciano la città a favore una vita più spartana. Seguire un personale percorso di evoluzione può portare a prendere delle decisioni radicali come hanno fatto Ilaria e Walter, che un bel giorno hanno deciso di abbandonare Bergamo e trasferire baracca e burattini all’isola d’Elba.
La sfida è stata impegnativa. Circa 10 ettari di terreno acquistati e un rudere da ristrutturare. Ma la ‘Pimpinella corporation‘ non si è persa d’animo e ha messo in cantiere diversi progetti come la realizzazione di percorsi sensoriali adatti a tutti, adulti e bambini, normodotati e diversamente abili. E percorsi di istallazioni artistiche nel bosco. In fattoria esistono già: un orto assolutamente biologico nel quale non si usa nessun tipo di prodotto chimico; le api che vivono in arnie molto grandi così da poter costruire i loro favi come in natura; le coltivazioni di erbe officinali e tante piccole strutture dedicate ad ospitare uccellini e insetti impollinatori.
Come diceva Lord Byron “I love not man the less but nature more”. Alla Fattoria Pimpinella domenica 20 marzo, per celebrare l’arrivo della primavera, è in programma un evento a cura di Another elba tours.