Tifosi viola impegnati in questa domenica su due campi. Da una parte a Parma dove la Fiorentina cerca il solito punticino che non trova, dall’altra a Empoli dove i cugini ospitano il Toro e non devono vincere, perlomeno nelle speranze di chi ha a cuore le sorti del giglio.
Nel primo tempo passa l’Empoli e la tensione si avverte subito palpabile a Parma dove i padroni di casa sentono ora ancor più l’obbligo di vincere. Il pareggio del Torino nella ripresa è un sospiro di sollievo rispedito al mittente nel giro di pochi minuti quando gli empolesi con un uno due chiudono di fatto la partita.
A questo punto non resta alla Fiorentina che aggrapparsi solo a se stessa, non potendo più sperare, ogni turno con raccapricciante delusione finale, nell’aiuto dell’avversaria dell’Empoli oramai sempre vincente (la terza consecutiva) a ritmi da scudetto. Il finale della partita è così particolarmente ansioso con i viola chiusi nella propria metà campo, in un’attesa prolungata del fischio finale dell’arbitro che conceda in tal modo l’agognata salvezza matematica. Il colpo di testa di Milenkovic sul palo a pareggiare il conto dei legni, due a testa, è un cattivo presagio. Una deviazione fortuita dà infatti al Parma il gol della vittoria a dieci minuti dalla fine.
Evitare la sesta sconfitta consecutiva in campionato in casa col Genoa o confidare nell’Inter impegnata a San Siro con l’Empoli: è questo il programma dell’ultima giornata di un Campionato che vedrà una tra Fiorentina, Bologna, Udinese, Empoli o Genoa scendere in Serie B, insieme alle già retrocesse Frosinone e Chievo.
Una situazione simile a quella nella stagione 1977-78 quando la Fiorentina di Chiappella ospitò all’ultima giornata il Genoa e con il pareggio evitò la retrocessione grazie alla contemporanea vittoria dell’Inter sul Foggia grazie alla rete di Scanziani da allora eletto a giocatore viola aggiunto. Fiorentina, Genoa e Foggia terminarono così il campionato a pari punti ma finirono in Serie B le ultime due per la peggiore differenza reti.
Tornando all’attualità, vista la continuità negativa la Fiorentina potrebbe addirittura perdere ancora, pure contro il Genoa, sperando però che l’Inter, a sua volta, non perda a San Siro con l’Empoli. Vincenzo Montella espulso per un pugno dato a un cartellone pubblicitario rientrando negli spogliatoi è il segnale di un nervosismo che, unito al terrore dei giocatori viola, lascia spazio a tanta paura negli ultimi novanta minuti da cardiopalma di un campionato sorprendente nel modo peggiore.