Uno spazio dedicato all’arte contemporanea che nasce in un luogo che per quasi 40 anni ha avuto funzione di portineria, siamo nel quartiere 2 di Firenze all’interno di un palazzo appena ristrutturato che in qualche modo è una icona architettonica degli anni 70.
“Ci interessava questa idea di dialogo sia con le persone che torneranno ad abitare questo palazzo, ma anche con il quartiere stesso.” – racconta Matteo Innocenti, direttore artistico ‘La Portineria’ – “Uno spazio che ha una doppia natura: sperimentazione che di divulgazione dell’arte contemporanea stessa.”
“A Solo” è il titolo della serie di mostre personali che per un anno animeranno lo spazio in viale Duse a Firenze, l’inaugurazione con la personale di David Casini, “Eliminare la carne”, un percorso che vede la rielaborazione libera di alcuni personaggi della storia dell’arte.
“Confrontarmi con la storia dell’arte e con i maestri del passato per me rappresenta un laboratorio di sperimentazione, un’esigenza naturale che mi appartiene da sempre.” -racconta Casini – “È anche, e soprattutto, una dichiarazione d’amore: la storia dell’arte mi nutre e m’ispira, me ne impossesso rielaborandola, a volte esplicitamente altre in maniera più dissimulata”
La Portineria intende essere nuovo spazio progettuale per l’arte contemporanea a Firenze, ideato e diretto da Matteo Innocenti con il sostegno del gruppo Poli e PMG Italia. Diventa luogo attivo di cultura uno spazio che per circa quaranta anni ha avuto funzione di portineria in uno dei palazzi moderni più interessanti della città: un’architettura dei primi anni Settanta dell’architetto Oreste Poli.
“Io e mio padre Oreste siamo da sempre amanti dell’arte” – racconta Mario Poli, amministratore PMG – “abbiamo deciso quindi di mettere a disposizione questo spazio agli artisti emergenti, al fine di promuovere la cultura dell’arte contemporanea nel nostre quartiere. “