La notizia giunge anche prima del previsto, verso l’ora di pranzo di un giovedì molto diverso dal solito per chi tifa viola. Il nuovo proprietario della Fiorentina è Rocco Commisso. Domani alle 16 la conferenza stampa e alle 17 l’incontro coi tifosi allo stadio Artemio Franchi per il previsto bagno di folla di cui il magnate italo americano ha già avuto un piccolo assaggio a Peretola e poi in centro dove è venuto nel pomeriggio per incontrare il sindaco Dario Nardella. I tifosi? “Speriamo che mi accolgano bene, che mi vogliano bene e che io voglia bene a loro”. La cravatta viola “per scaramanzia”, la sciarpa gigliata al collo e i selfie, calore umano a pelle, perché questo è lo stile della nuova proprietà in totale controtendenza con la precedente, mescolarsi alla gente calandosi all’istante nella realtà fiorentina dato che “mi piace stare in mezzo ai tifosi”.
Varie impressioni emergono dal primo approccio di Rocco – così preferisce essere chiamato ma l’accento cadrebbe comunque sulla i di Commisso – alla “piazza di Firenze” per lui comunque già vaccinato da quella di New York. “Sono qui per imparare”, dice, segnando un altro netto stacco da Diego Della Valle apparso di rado umile. Il fatto che conosca già il significato della parola “gobbo” dimostra come sia a conoscenza di quali corde toccare, lui che del resto suona la fisarmonica, con cui promette di suonare l’Inno della Fiorentina, da buon italiano all’estero fiero delle proprie origini. Degli americani che hanno comprato in Italia ovvero Pallotta, Saputo e Tacopina, lui è l’unico davvero nato nel Belpaese e ci tiene a sottolinearlo.
Cauto, per nulla sprovveduto nonostante l’immagine apparentemente macchiettistica, quando spiega il motto che ha contraddistinto tutta la sua vita di indubitabile successo: “Underpromise and Overdeliver” ovvero ‘prometti meno ma poi realizza di più’. Dice che da tre anni voleva la Fiorentina, ma in realtà la vera trattativa è decollata solo nelle ultime settimane.
Veniamo ai nodi da sciogliere. Antognoni? “Confermato”. Chiesa? “Farò tutto il possibile per trattenerlo”. Montella e i suoi due anni di contratto? “Non mi piace licenziare i dipendenti. Detto questo, il calcio è ovviamente un mondo completamente diverso da quello degli affari e qualche volta sei costretto a sacrificare qualcuno”.
“Commisso ha grandi ambizioni, porterà nuova gioia alla città di Firenze” – ha detto Andrea Della Valle. Con l’onore delle armi ai fratelli Della Valle che hanno, citando Commisso, “salvato questa società dal dissesto finanziario, lasciando delle fondamenta solide su cui costruire il club” si apre quindi un nuovo capitolo nella storia della Fiorentina, non sappiamo se altrettanto lungo – ben 17 anni – ma ci auguriamo foriero di qualche successo e soprattutto sempre vivo di entusiasmo e passione come in questo nuovo incipit.