Caterina de’ Medici, era molto giovane quando lasciò Firenze per recarsi in Francia per sposare Enrico II d’Orleans, il 28 di ottobre 1533. La storia narra che la nipote di Lorenzo il Magnifico, assai golosa e amante della buona tavola, si fosse portata dietro un nutrito seguito di cuochi e pasticceri toscani e che dunque abbia contribuito a influenzare notevolmente la moderna cucina d’Oltralpe. Tra le molte ricette celebri che gli storici della gastronomia le attribuiscono, troviamo le crespelle, la besciamella, il gelato e anche molti piatti a base di volatili come il rinomato petto d’anatra.
Una pietanza della cucina rinascimentale che oggi troviamo nel menu dei migliori ristoranti della città come l’Osteria Pratellino (Via del Pratellino 44 rosso Firenze) di Francesco Carzoli.
“Un piatto che Caterina de’ Medici porta alla corte di Francia e che diventa il famoso canard à l’orange ma di fatto è un grande classico della cucina tradizionale fiorentina”, racconta Francesco.
Matteo Caccamo, chef dell’Osteria, oggi ci racconta la sua versione di questo delizioso e raffinato piatto mediceo, adatto a essere servito anche per un’occasione speciale.
Petto d’anatra alla Caterina de’ Medici (1 porzione)
1 Petto d’anatra, brodo vegetale, olio extravergine d’oliva, sale. Per la salsa: scorza e succo d’arancia, 50 ml di brodo di cottura dell’anatra (ossi), odori, pepe in grani. Per accompagnare: 1 cespo di indivia, 1 spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, rosmarino, sale.
“In una padella antiaderente versate un po’ di olio e fate rosolare il petto d’anatra, inizialmente dalla parte della pelle fino a quando diventa croccante, per 2 minuti circa, giratelo e proseguite la cottura per altri 2 minuti, bagnando eventualmente la carne con poco brodo vegetale.
Nel frattempo affettate l’indivia e fatela saltare in un’altra padella con olio, aglio e un pizzico di sale.
A questo punto adagiate il petto d’anatra in una teglia ricoperta di carta da forno, e trasferitela in forno già caldo a 200 °C per circa 5 minuti; poi fatela riposare per 3-4 minuti affinché i succhi rimangano all’interno della carne mantenendola morbida.
Affettate ora il petto d’anatra, aggiustatelo di sale e ponetelo sul piatto sul quale avrete predisposto un letto di indivia. Irrorate la carne con la salsa all’arancia calda e servite decorando con del rosmarino fresco.
La salsa all’arancia si prepara facendo ridurre sul fuoco un brodo preparato con gli ossi dell’anatra, carota, cipolla, sedano e pepe in grani per 3-4 ore, (per 1 porzione ne servono circa 50-60 ml), poi si eliminano gli ossi e si aggiungono la scorza e il succo filtrato di 1/2 arancia e si fa ridurre ulteriormente la salsa fino a ottenere una consistenza omogenea e vellutata.