Dopo un lungo lavoro di studio e di attenta revisione dei progetti originari, i lavori di restauro del sistema di fontane e di cascate delle Rampe sul viale dei Colli, voluto e disegnato dall’architetto Giuseppe Poggi tra il 1872 (l’anno successivo al trasferimento della Capitale da Firenze a Roma) e il 1876, stanno per concludersi.
Tra pochi giorni infatti, dopo circa un secolo, torneranno i giochi d’acqua e questo spazio scenografico fiorentino verrà restituito a nuovo splendore. L’impegnativo restauro è cominciato lo scorso luglio ed è stato sostenuto da Fondazione CR Firenze nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’. Lo ha curato il Comune di Firenze (Direzione Servizi Tecnici – Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, Direzione Ambiente – Servizio Parchi, Giardini ed Aree Verdi, Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità – Servizio Viabilità, SILFI Spa) con la supervisione dei tecnici dello Studio Hydea incaricato dalla Fondazione. Tutta l’operazione, eseguita dall’Impresa Bartoli che ha vasta esperienza in opere di restauro, ha comportato per la Fondazione un impegno economico complessivo di 2,5 milioni di Euro.
L’attività di tutela è stata svolta dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le provincie di Pistoia e Prato.
Le fase conclusive dell’operazione sono state illustrate dal Sindaco di Firenze Dario Nardella; dal Presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari; dal Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori; dal Direttore dei lavori Tommaso Muccini; dal Direttore Operativo Giuseppe De Grazia.
‘’Siamo felicissimi – ha sottolineato Umberto Tombari, il Presidente di Fondazione CR Firenze – di poter restituire alla città un luogo incantato che, dopo quasi un secolo, torna ad essere visibile in tutta la sua bellezza. Questo è un ulteriore segnale che la nostra Istituzione è sempre più un soggetto motore di sviluppo nel territorio in cui opera, pensando e finanziando interventi di altissimo profilo assieme alle istituzioni del territorio”.
“Il recupero delle Rampe è uno dei progetti dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico più importanti degli ultimi decenni – ha detto il Sindaco di Firenze Dario Nardella – il recupero, dopo un secolo, di tutto il complesso delle fontane e delle grotte del Poggi, con un contributo, grazie alla legge Art Bonus che è uno dei più importanti degli ultimi anni. Questo intervento restituisce ai fiorentini un pezzo di città, un luogo magico per Firenze’’.
Per celebrare questo importante intervento Fondazione e Comune di Firenze hanno co-promosso una giornata di festa per il 18 maggio, con eventi gratuiti per tutti, rivolti a bambini, famiglie e a tutti i cittadini: l’avvio è alle ore 16 con l’apertura del sistema idrico davanti a tutta la cittadinanza e prosegue fino alle 19.30 con spettacoli, laboratori e attività didattiche, visite guidate al percorso restaurato, esibizioni musicali con la direzione artistica di Manu Lalli. La giornata termina alle 21.30 con lo spettacolo ‘La fontana ritrovata’, un festival di immagini, suoni e colori con la direzione artistica di Roberto Malfatto. L’organizzazione generale è a cura di PRG Firenze.
Il sistema delle Rampe è parte integrante del complesso architettonico-paesaggistico del Viale dei Colli e si articola su tre livelli: le Grotte, situate nei primi due ripiani delle Rampe, una sul primo e cinque sul secondo, queste ultime costituite da nicchie scavate nei due muraglioni a retta e realizzate con una struttura in muratura rivestita da intonaco lavorato e da spugne; la Grande Vasca polimaterica, situata sul terzo livello delle Rampe, composta da più bacini, realizzata con una struttura in muratura rivestita da spugne, pietrame e mosaico; le Scogliere e le Piccole Grotte, posizionate lungo i percorsi, realizzate con blocchi di pietra provenienti dalle cave di Monte Ripaldi, come i ‘massi erranti’ disseminati nei luoghi dove i percorsi si allargano.
Poggi nel concepire un’opera principalmente finalizzata al consolidamento della collina ed articolata su più livelli, la rese esteticamente piacevole grazie alle decorazioni sia della grande Vasca polimaterica, come delle Cinque Grotte e dei paramenti murari in bozze di pietra forte attingendo anche alla tradizione Buontalentiana che ritroviamo nella Grande Grotta di Boboli.
Il complesso sistema ideato dal Poggi prevedeva luoghi di sosta, arredi, vialetti, grotte, cascate, affacci con vista che rappresentavano un elemento importantissimo per ammirare, attraverso le visuali ideate, scorci della città. Elementi essenziali del progetto di Poggi erano l’acqua e le piante; la prima proveniva delle fonti di Gamberaia ed Alinari, le seconde scelte e disposte nei vari bacini, scogliere e stillicidi da Attilio Pucci. Fondamentale la collaborazione di Attilio Pucci (1816 – 1885), primo Soprintendente dei Pubblici Giardini e Passeggi della città nel periodo di Firenze Capitale (1865-1871).
L’intervento di restauro si è sviluppato in tre direttrici: la conservazione della componente architettonica e materica del sistema (grotte, scogliere e vasche); la realizzazione di un nuovo impianto idrico; il recupero della componente vegetale. Per l’individuazione delle piante messe a dimora da Attilio Pucci, si è rivelata insostituibile la documentazione fotografica d’archivio e l’Enciclopedia Orticola Illustrata – Dizionario Generale di Floricultura di Angiolo Pucci (figlio di Attilio).