Palazzo Portinari Salviati, palazzo iconico che è parte integrante della storia e della tradizione fiorentina, riapre le porte, dopo decenni, della bellissima cappella. Consacrata nel 1581 e dedicata a Santa Maria Maddalena, è stata completamente decorata da Alessandro Allori e aiuti con le Storie di Maddalena e il dipinto Cristo in casa di Marta e Maria Maddalena.

L’edificio fu la dimora di due delle famiglie più influenti e leggendarie del Rinascimento fiorentino: Portinari e Salviati.
La storia si snoda con Folco Portinari (1258-1289), banchiere italiano famoso soprattutto come il padre di Beatrice, musa di Dante. Folco Portinari fu il primo a costruire case nell’attuale sede del palazzo che nel XV secolo fu trasformato in Palazzo. Folco Portinari, oltre ad avere una figlia famosa, fu il fondatore dell’ospedale Santa Maria Nuova, il più antico e importante istituto assistenziale di Firenze. Nonostante la scarsa documentazione storica, Beatrice cattura l’immaginazione delle generazioni a venire come l’incarnazione della pura forma dell’amore. Fu il “vero amore” di Dante Alighieri, uno dei poeti più celebrati del medioevo e le cui opere (scritte in dialetto toscano vs. latino) elevarono lo status della lingua italiana.

Nel 2022, dopo diversi anni di intenso restauro, il Palazzo ha riaperto i battenti per un uso residenziale, ricettivo e commerciale di lusso.

L’appuntamento per questo importante evento di riapertura della cappella è per giovedì 15 settembre dalle 10 alle 12.30.

 Per partecipare alla presentazione è indispensabile accreditarsi scrivendo a:  ambranepicomunicazione@gmail.com      moirapierozzi@gmail.com

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